Patto: Pax

La relazione di coppia è una forma di legame che realizza pienamente la relazione connaturata alla persona umana. È una relazione scelta, non data per linea genealogica. Richiede di mettersi completamente a nudo davanti a un’altra persona, di cui non ci è dato sapere fino in fondo quanto e per quanto saprà custodire ciò che le offriamo di noi. Nessun uomo è completo da solo, ma è un essere relazionale e ha quindi bisogno degli altri per poter sopravvivere e crescere. Le relazioni con le persone cui ci leghiamo diventano parte di noi e, in qualche modo, definiscono, con i loro significati (i “simboli”, appunto), aspetti del nostro carattere e dei nostri comportamenti. 

Quando ci si lega a una persona bisogna ricordarsi che questa ha una propria identità, delle proprie caratteristiche. Ciascuno di noi porta nelle relazioni i propri desideri, i bisogni, gli interessi, i progetti, e anche i legami nei quali è stato coinvolto. Se queste due persone si piacciono e decidono di costruire insieme un legame, si trovano anche di fronte alla sfida di rispettarsi reciprocamente e accogliere le differenze che portano con sé. Tenere insieme queste differenze è un compito impegnativo, ma è anche la linfa del rapporto di coppia. Capire che l’altro è “altro da me” fa arricchire di nuove sfumature l’incontro e il legame e inserisce nel legame stesso una tensione “buona” (nel senso di tendere a) che ci proietta alla ricerca costante di punti di incontro con l’altro. Quando ci innamoriamo, infatti, pensiamo che l’altro sia proprio come noi, abbia i nostri stessi interessi, la pensi esattamente come noi… in questa fase della relazione tale “presunzione di somiglianza” è fondamentale e serve a costruire quella quota di fiducia reciproca che altrimenti sarebbe difficile concedere a un altro, fondamentalmente estraneo. La gestione delle differenze è un compito fondamentale nella coppia e richiede innanzitutto di prenderne coscienza, dopodiché richiede di non temerle e di trovare modalità per farle dialogare. La comunicazione, se aperta e rispettosa, e anche il conflitto, se gestito in modo costruttivo, sono due strumenti essenziali per facilitare questo dialogo.

“Patto”, appunto, deriva dal latino pax (pace): fare incontrare le differenze apre sempre alla possibilità di un conflitto che richiede una qualche forma di pacificazione. Scegliere di essere una coppia, infatti, significa non solo amare ed essere amati, ma anche riconoscersi legati e appartenenti a una relazione che contiene ed eccede le persone che la formano. In questo scenario, la relazione non è uno spazio narcisistico di realizzazione personale, ma una nuova realtà che consente di sperimentare l’appartenenza alla relazione stessa e di beneficiare del fatto che un legame genera arricchimento. Nella coppia, infatti, non ci sono solo due persone, ma c’è qualcosa che le accomuna, che sia il tempo trascorso insieme, i progetti comuni, il passare dall’”io” o “tu” al “noi” mentre si parla. In nome di cosa a volte capita di sacrificare un po' dei nostri bisogni e delle nostre ragioni per l’altro? Non è forse la percezione che quello che ci lega vada al di là del “segnare il punto della vittoria”. La coppia è il luogo del “legame e, in quanto tale, dà la possibilità di “sentirsi uniti a una persona, di appartenere e poter contare su qualcuno, ma implica anche l’”essere legati”, ossia vincolati, dipendenti e in qualche modo limitati da questo qualcuno. Il patto di fiducia e di reciprocità tra i partner, sancito nel momento in cui si capisce di voler costruire qualcosa di importante e impegnato con l’altro, riguarda infatti due dimensioni: la dimensione affettiva e la dimensione etica.

La dimensione affettiva rimanda all’amore, parola che racchiude in sé aspetti di attrazione, intimità, comprensione, protezione, soddisfacimento di bisogni e aspettative, passione e calore. Ci si lega in parte per soddisfare questi bisogni affettivi fondamentali. La dimensione affettiva consente ai partner di prendersi cura l’uno dell’altro, tenendo sempre presente che l’altro ha le proprie specificità.

 

La dimensione etica, invece, richiama i concetti di impegno, fiducia, fedeltà, equità e giustizia. Ci si lega anche per costruire un luogo in cui i propri bisogni affettivi siano al sicuro, custoditi all’interno di una relazione impegnata. Impegnarsi nella coppia significa, quindi, riconoscere che il tempo condiviso non si riduce semplicemente allo stare insieme o al passare del tempo insieme, ma esprime il desiderio e la volontà di essere coppia. L’impegno nella relazione si traduce concretamente nel supporto reciproco, nel sacrificio, nel perdono, nella forza di affrontare insieme ciò che la vita riserva a ciascuno e nella dedizione verso il legame.

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