Festa degli anniversari di matrimonio e della famiglia: "l'uomo e la donna chiamati a continuare l'opera creativa di Dio"

Domenica 22 Maggio 2016, solennità della Santissima Trinità, la Pastorale Familiare della parrocchia San Giovanni in Platea ha organizzato la festa degli Anniversari di Matrimonio con la celebrazione Eucaristica nella chiesa di San Luigi Orione alle ore 11,00 celebrata dal parroco don Salvatore Rinaldi ed un rinfresco nella sala conferenze del complesso parrocchiale.

Una mattinata di festa non soltanto per gli sposi e le loro famiglie presenti all’evento ma anche per la comunità.

La Chiesa celebra la solennità della Ss. Trinità, nella domenica successiva alla Pentecoste, per ricordare un mistero centrale della fede e della vita cristiana: non c’è soltanto il Figlio di Dio ad operare nel mondo, ma anche il Padre e lo Spirito Santo, così come accennato nel Vangelo di Giovanni e nella seconda lettura. Per l’appunto Dio è uno e trino, è Trinità. Questo mistero esprime un amore che deve necessariamente essere giudicato dalla forza dello Spirito Santo. Il Padre è autore della creazione, il Figlio Verbo che redime; lo Spirito Santo è la forza che produce amore. Le famiglie e gli sposi sono in grado di manifestare appieno questo mistero d’amore.

«Oggi è la giornata della solennità del Creato, tutto ciò che ci circonda entra in un progetto di amore» - così ha aperto la sua omelia don Salvatore Rinaldi che, riferendosi al racconto della Genesi, spiega come la Trinità crea «tutto ciò che è bello e buono, e dopo aver messo fuori il positivo, decide che ci sia “qualcuno”, frutto della natura umana, che possa fare da custode del Creato, possa guardare il Creato, possa gestirloL’uomo è creato ad immagine e somiglianza della Trinità, a immagine e somiglianza di Dio perché solo in questo modo avrebbe potuto gestire la gioia della vita, perché come custode aveva tutto il necessario. A questo uomo Dio vuole che lo accompagni, carne della sua carne e ossa delle sue ossa, una donna in modo che avesse una continuità l’opera creativa iniziata da Dio».

Don Salvatore proseguendo nella sua omelia ribadisce come questa sia «la giornata della vera umanità, la giornata dove effettivamente l’uomo riconosce il suo simile parte di sé, l’uomo riconosce nel suo simile la continuità del Creato. Ma cosa più importante e che forse abbiamo dimenticato è che l’uomo e la donna posseggono già da oggi l’Eternità. Noi siamo per sempre perché se non abbiamo utilizzato l’oggi o c’è qualcuno che non ce lo fa utilizzare, Lui ci ha garantito che ci sarà la Resurrezione di cieli nuovi e terra nuova perché il Creato appartiene all’umanità».

La Celebrazione Eucaristica ha visto il pieno coinvolgimento delle famiglie e delle coppie sposate che hanno letto la prima e la seconda lettura, la preghiera dei fedeli, hanno cantato il salmo. Il diacono sposato ha proclamato il Vangelo. Momenti che, seppur propri della liturgia, hanno acquisito un maggior significato, una maggiore carica emotiva dal momento che sono proprio queste coppie e queste famiglie, come affermato dallo stesso don Salvatore, i custodi e i prosecutori del Creato.

Durante l’offertorio le diverse coppie, con figli e nipoti, hanno condotto all’altare molteplici doni: il vino, il pane, la Parola, il bastone sostegno nel difficile cammino della vita, le chiavi simbolo dell’apertura di cuori e case, un corredino per bambini gesto di ringraziamento per le coppie che scoprono la gioia della paternità e della maternità, una tovaglia simbolo di condivisione, una candela segno della presenza continua di Dio, un catino e una brocca simboli di un amore incondizionato verso il coniuge, una scatola contenente i sacrifici gioiosi delle coppie e dei loro figli nel mettere in pratica la parola di Dio.

A conclusione della celebrazione il parroco don Salvatore Rinaldi, nel momento della benedizione, ha esortato l’assemblea tutta a leggere la preghiera rivolta alle coppie e alle famiglie affinché le vite di relazione e di Amore possano accrescersi sempre più in un cammino condiviso nei momenti di gioia e nei momenti di tristezza risultando sempre parte viva della Chiesa.

Al termine della Celebrazione Eucaristica gli intervenuti sono stati invitati a prendere parte ad un momento di convivialità con un rinfresco, appositamente allestito dalla Pastorale Familiare, nella sala conferenze “San Luigi Orione”.

 

Vincenzo D’Ottavio

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