Madre Teresa: una carezza di Dio agli ultimi

Dal 7 al 18 dicembre il Santuario di Santa Maria della Pace nella Parrocchia “San Pietro Celestino” a Fragnete accoglie una reliquia di Madre Teresa di Calcutta, ormai innalzata ufficialmente agli onori degli altari. 

Il programma stilato dal parroco don Domenico Veccia prevede che siano i vari uffici pastorali e i movimenti della Diocesi ad animare ogni giorno la preghiera. Il 9 dicembre è stata la volta della Caritas diocesana, il cui direttore, don Salvatore Rinaldi, ha presieduto la Celebrazione Eucaristica della sera. Durante l’omelia don Rinaldi, lasciandosi interrogare dalla santa di Skopie si è chiesto: «È possibile essere diversi da come la mentalità degli altri vorrebbe che noi fossimo?». «Sì – ha continuato don Salvatore- è possibile realizzare ciò che Maria ha realizzato con il suo “sì”. Quando Maria fu visitata e gli fu detto: “Vuoi realizzare la nuova umanità? Vuoi partecipare a questo progetto?” (Cfr. Lc 1,30-33), lei rispose: “Sono limitata, come sarà possibile che si possa realizzare ciò?” (Cfr. Lc 1,34). La storia la fa Dio, non la facciamo noi, però Dio ci interpella sempre, in ogni momento. Allora - interpellata da Dio - Maria si pone il problema di come poter realizzare questa nuova umanità, ma subito le viene data questa garanzia: “Non ti preoccupare, io in te, tu in me, tu farai cose più grandi di me” (Cfr. Gv 14,11-14; Gv 15,4-7). Così Maria ha dato un corpo a Dio che nessuno aveva mai visto». Il direttore della Caritas ha poi sottolineato che «Madre Teresa, questa donna, ha dato la possibilità anche all’ultimo di avere una carezza da parte di Dio. Per fare in modo che anche l’ultimo avesse una carezza da parte di Dio era necessario che qualcuno prestasse il suo corpo a Dio. Ecco, Madre Teresa ha dato tutta la sua vita nel prestare il suo corpo a Dio. C’è un bellissimo passo del Vangelo nel quale mentre Gesù era preso dalle tante attività quotidiane andarono a trovarlo i suoi cugini e la sua stessa Madre. Lui disse: “Mia madre, i miei fratelli e le mie sorelle sono coloro che realizzano il Regno di Dio” (Cfr. Mt 12,48-50; Mc 3,33-35)». A conclusione della meditazione proposta, don Salvatore Rinaldi afferma: «Ebbene, Madre Teresa è una madre e una sorella del Regno di Dio, della Nuova Umanità. Noi non dobbiamo andare a chiedere una grazia, perché noi abbiamo già ricevuto la grazia di essere continuità, di essere un corpo disponibile. Non dimentichiamo mai che noi siamo abitazione del Padre, del Figlio e della Potenza di Dio. Noi siamo presenza della Trinità».

 

 

Chiara Franchitti

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