Santi: prolungamento della presenza di Dio e continuità della nuova umanità

Siamo qui, in questo periodo particolare del mese di settembre, per vivere quella fiducia che noi uomini riversiamo in altri uomini. Ecco il significato delle immagini dei santi. 

Per noi l’immagine rievoca ciò che ha fatto parte della storia, ciò che altri uomini, altre donne come noi, in momenti particolari della loro vita, in momenti particolari di buio, di tristezza, di via senza uscita, hanno sentito il bisogno di essere presi per mano per continuare a camminare.

Qualcuno pretende che sia Dio a scendere da quella realtà celeste che noi chiamiamo “cielo”. Nella preghiera del Padre Nostro quante volte diciamo “che sei nei cieli”! Certo non sbagliamo perché il Padre Nostro è nei cieli e per “cieli” intendiamo ovunque. Nel nostro pregare chiediamo dunque a Dio nostro Padre di poter trovare uomini che continuino ad essere sulla terra la continuità della sua presenza. Ecco i santi, i santi sono la continuità della presenza di Dio.

Quando incontriamo una persona che è testimone della presenza di Dio per noi diventa l’uomo da incontrare, l’uomo da ascoltare, l’uomo che ci dà la possibilità di avere il “pane quotidiano”, perché in quel momento della giornata abbiamo veramente bisogno di bussare e che qualcuno ci apra, abbiamo veramente bisogno di mangiare e che questo qualcuno, che vuole essere il prolungamento della presenza di Dio, che è nei cieli, ci dia da mangiare.

Spesso desidereremmo incontrare colui che ci dà un consiglio necessario, colui che sia per noi quella luce che abbiamo perso, per non cadere in quella parolaccia: la tentazione. La tentazione è una parolaccia. “Non ci indurre in tentazione” significa “fà che io non precipiti in quel buio come se tu, Dio, non ci fossi”. Ebbene  Dio si serve degli uomini, Dio si serve dell’uomo di Dio per far sì che la sua provvidenza sia visibile.

E allora terminiamo questo momento di riflessione nel dire: uomini che avete avuto la possibilità di rendere presente il cielo sulla Terra, voi che avete dato la possibilità a quell’uomo, a quella donna, a quel bambino, quando ha recitato quella preghiera tanto bella: il Padre Nostro, avete dato la possibilità a tanti uomini e a tante donne di toccare la presenza di Dio sulla terra, date anche a me la possibilità di essere prolungamento della presenza di Dio sulla Terra.

 

Siamo qui per chiedere a queste due immagini di essere come loro: la continuità della nuova umanità. 

 

tratto dall’omelia di don Salvatore Rinaldi all’Eremo dei Santi Cosma e Damiano (Isernia), 27 settembre 2017

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