Statio Quaresimalis: sosta per rifocillarsi alla fonte della Parola

Domenica 25 febbraio 2018 si è svolta a Venafro la tradizionale statio Quaresimalis di forania, definita dal Vescovo «una sosta per rifocillarsi alla fonte della Parola». 

La Celebrazione Eucaristica è iniziata nella chiesa di San Francesco con le parole del canto d’ingresso: «Noi ti seguiremo, Signore, sulla tua Parola. Guida i nostri passi, Signore, con la tua Parola: noi verremo con te». Da lì è poi partita la processione che al canto delle litanie dei santi ha raggiunto la Concattedrale Santa Maria Assunta in Cielo, dove è andata avanti la Celebrazione Eucaristica. Il servizio liturgico è stato garantito dai ministri e dai ministranti della parrocchia San Giovanni in Platea e l’animazione è stata garantita dall’unione dei cori delle parrocchie San Giovanni in Platea e Santi Simeone e Caterina di Venafro e della parrocchia San Giovanni Bosco di Roccapipirozzi. Mons. Camillo Cibotti nell’omelia ha affermato: «In questo tempo particolare che è il tempo di Quaresima, tempo forte perché è più incessante il richiamo alla contemplazione e all’ascolto, questo itinerario di statio che insieme abbiamo percorso è un evento che indica e implica un cammino e delle soste che sono un rifocillarsi alla fonte della Parola per continuare il nostro cammino con Cristo». Il Vescovo ha poi continuato riflettendo in particolare sulla Seconda Lettura: «“Chi ci condannerà?” (Rm, 8,34) Sappiate, Paolo ai Romani è molto provocatorio. Il cristiano, oggi come allora, è chiamato a essere talmente coerente tanto da portarlo ad andare contro corrente, ad essere in una dimensione dei valori, degli ideali, smarriti nella società in cui viviamo. E allora, cari genitori, carissimi fratelli e sorelle, giovani, dov’è la vostra coerenza? Se crediamo – ed è Paolo che ci dice: “Cristo Gesù è morto, anzi è risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi!” (Rm, 8,34) – se è questa la nostra fede, cosa dobbiamo temere? Forse vogliamo solo l’applauso, chiediamo solo di trovare delle rispondenze da un punto di vista professionale, dei ritorni anche di interesse? Ma noi siamo chiamati a testimoniare la Parola che spesso mette in crisi e quando mette in crisi, carissimi, significa che qualcosa si deve muovere dentro di noi. Ecco allora la verità di questa Parola che il Padre stesso dice: “Questi è il figlio mio, l’amato, ascoltatelo” (Mc 9,7) ». La Celebrazione Eucaristica è stata molto partecipata, considerando anche la presenza dell’intero gruppo scout Agesci Venafro 4 e di numerosissimi bambini della parrocchia di San Giovanni in Platea, accompagnati da genitori e catechiste. Al termine Sua Eccellenza Cibotti ha concluso con un’esortazione: «È importante che voi genitori riprendiate il vostro ruolo di maestri di vita. Non abdicate a questo ruolo. Ormai molte istituzioni stanno perdendo il loro significato e il loro senso e vengono contestate, specialmente dai giovani. Allora, riprendiamoci questo ruolo, cerchiamo di vivere autenticamente la nostra fede […] Nutriamoci di Dio e rinvigoriamo la nostra vita, sostenuta dal progetto di Dio, possa sempre più camminare con passo spedito verso l’identificazione in Cristo. Testimoniamo la nostra fede, carissimi, mettiamola in pratica e contribuiremo così anche noi a rinnovare l’umanità».

Chiara Franchitti,

Capo Scout 

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