"In...Canto di Natale": per dirci siamo qui

A conclusione delle festività natalizie si è svolto sabato 5 gennaio presso la Sala Conferenze “San Luigi Orione” nel complesso della parrocchia “San Giovanni in Platea” di Venafro un momento di condivisione che ha visto coinvolte diverse realtà parrocchiali: Oratorio, Azione Cattolica Ragazzi, Scout Agesci e Coro. Pur conservando il proprio specifico, dato sia dalle fasce di età sia dai propri tratti caratteristici, ciascuna realtà ha contribuito ad alimentare il senso di appartenenza all’unica grande famiglia che è la comunità parrocchiale. A introdurre la serata è stato il Parroco don Salvatore Rinaldi il quale nel suo breve intervento ha sottolineato che, pur essendo un’occasione d’incontro aperta a tutti, i destinatari principali erano proprio “coloro che vivono all’ombra del campanile”, i quali già si incontrano ogni mercoledì per la formazione permanente alla “scuola della Parola” e ogni domenica alla Celebrazione Eucaristica.

Ma questo momento conviviale aveva il proposito di lasciar esprimere ciascuna realtà condividendo con le altre il proprio specifico e allo stesso tempo di rafforzare la comunione tra le diverse realtà appartenenti alla piccola porzione di popolo di Dio affidatagli.

I primi ad “aprire le danze” sono stati i più piccoli, i bambini dell’oratorio parrocchiale, un gruppo nato circa 7 anni fa nell’attuale composizione come luogo in cui stare insieme nella gioia della fede, dove animatori e bambini crescono e si divertono nella conoscenza di una Persona.

La tenerezza dei più piccoli ha coinvolto piacevolmente la folta platea, in particolare i genitori che seguivano con attenzione le esecuzioni dei cantori in erba. Successivamente i Ragazzi dell’Azione Cattolica, associazione cattolica ricostituitasi nel settembre 2018 per accompagnare nel percorso educativo e di fede i ragazzi che frequentano la parrocchia fin dagli anni del catechismo, hanno cantato due brani natalizi preceduti da riflessioni di Giovanni Paolo II e del Cardinal Martini, accompagnate da brevi intermezzi strumentali eseguiti dagli stessi ragazzi che, pur se acerbi nello studio della musica, hanno voluto comunque cimentarsi e offrire il loro contributo per la buona riuscita della serata.

È stata poi la volta degli scout Agesci. Il gruppo, nato nel marzo 1981 a Venafro, grazie al dinamico don Salvatore Rinaldi, in questi lunghissimi anni di ininterrotta attività sul territorio venafrano, ha visto il susseguirsi di migliaia e migliaia di giovani dagli 8 ai 21 anni che per lunghi o brevi periodi hanno indossato l'uniforme e il cappellone scout promettendo di servire Dio, di aiutare gli altri in ogni circostanza e di osservare la Legge Scout. Lo storico gruppo ha animato il momento narrando la storia dei magi, in una versione inedita che coinvolgeva il personaggio della befana, la quale entrando in scena ha proposto dei semplici quiz ai bambini, i quali rispondendo alle sue domande hanno ricevuto in dono giochi e dolcetti. Ha poi coinvolto l’intero pubblico in un flashmob entusiasmante, seguito da un travolgente ban.

Ultimo a esibirsi è stato lo storico coro parrocchiale "San Giovanni in Platea" costituito da 20 persone, diretto da Andrea Girardi e accompagnato alle tastiere da Modestino Festa. Il coro ha alle sue spalle più di 20 anni di storia nei quali si sono succedute varie formazioni fino a diventare quello attuale, che anima la Messa domenicale nella chiesa di San Luigi Orione in unione con i bambini della parrocchia e con il popolo di Dio e in Cattedrale in occasione di eventi importanti e alla presenza dell’Ordinario Diocesano.

Ha un repertorio liturgico che spazia dal classico al melodico al moderno e in particolare polifonico. In alcune occasioni si è esibito anche in concerti parrocchiali e di beneficenza e all’occorrenza anima anche matrimoni, battesimi e funerali.

Il coro parrocchiale ha eseguito canti tratti dal repertorio classico natalizio, invitando sia il pubblico a partecipare attivamente sia infine i Ragazzi dell’Azione Cattolica in un’esecuzione corale estesa di Jingle Bells.

Questo momento di comunità possa essere germoglio di una umanità che si lascia rinnovare dall’Uomo di Nazareth per esserne il prolungamento visibile nel “già”.

I giovani della Parrocchia “San Giovanni in Platea”

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