Finalità della dottrina sociale

Gesù Cristo ha affidato alla Chiesa la missione di instaurare il Regno di Dio, vale a dire, la missione di annunziare e di realizzare la piena liberazione e la salvezza definitiva degli uomini. Tutta l’attività della Chiesa, inclusa la sua dottrina sociale, è orientata a condurre l’umanità, anche nelle sue dimensioni naturali e sociali, verso la ricapitolazione in Cristo (CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Istr. Domus veritatis, 16).

 

 

Per il conseguimento di tale fine soprannaturale, non è moralmente indifferente l’indirizzo che viene impresso alle strutture temporali. Con la sua dottrina sociale la Chiesa si preoccupa della società, nella consapevolezza che dalla qualità del vissuto sociale, ossia delle relazioni di giustizia e di amore che lo intessono, dipende in modo determinante la tutela e la promozione della dignità delle persone, per le quali ogni comunità è costituita (CONCILO VATICANO II, Cost. past. Gaudium et spes, 25). Nella società, infatti, sono in gioco la dignità e i diritti della persona e la pace nelle relazioni tra persone e tra comunità di persone. Beni, questi, che la società, politicamente costituita, deve perseguire e garantire e che la Chiesa richiama, motiva, sostiene e incoraggia con la sua dottrina sociale (GIOVANNI PAOLO II, Lett. Ap. Tertio millennio adveniente, 22). La dottrina sociale della Chiesa non propone certamente un paradiso in terra, ma, piuttosto, la realizzazione di un ordine sociale che permetta agli uomini di compiere la volontà divina e di condurre una vita pienamente umana. La finalità di questo insegnamento, in consonanza con il suo oggetto, è indubbiamente quella etica e formativa di illuminare le coscienze, di indicare le vie, di proporsi come guida agli uomini e alle strutture sociali e di orientare i loro comportamenti per salvaguardare e per promuovere la persona umana nella società, così che i rapporti sociali diventino più umani e umanizzanti. A tale scopo l’insegnamento cristiano denunzierà le ingiustizie e, soprattutto, annunzierà le vie adatte per far emergere il contenuto sociale della fede, senza dimenticare gli effetti sociali del peccato e la riserva escatologica della vita cristiana. La dottrina sociale della Chiesa, infatti, ha una «finalità pastorale di servizio al mondo, tesa a stimolare la promozione integrale dell’uomo mediante la prassi della liberazione cristiana, nella sua prospettiva terrena e trascendente. Non si tratta di comunicare solo un “sapere puro”, ma un sapere teorico-pratico di portata e proiezione pastorale, coerente con la missione evangelizzatrice della Chiesa, al servizio di tutto l’uomo, di ogni uomo e di tutti gli uomini» (CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA, Orientamenti per lo studio e l’insegnamento della dottrina sociale della Chiesa nella formazione sacerdotale, 5, 1988). Tutta la vita sociale è espressione della sua inconfondibile protagonista: la persona umana. Di questa consapevolezza la Chiesa ha saputo più volte e in molti modi farsi interprete autorevole, riconoscendo e affermando la centralità della persona umana in ogni ambito e manifestazione della società (…). Questo importante riconoscimento trova espressione nell’affermazione che «lungi dall’essere l’oggetto e un elemento passivo della vita sociale», l’uomo «ne è invece, e deve esserne e rimanerne, il soggetto, il fondamento e il fine». Da lui pertanto ha origine la vita sociale, la quale non può rinunciare a riconoscerlo suo soggetto attivo e responsabile e a lui ogni modalità espressiva della società deve essere finalizzata (Pio XII, Radiomessaggio, 24 dicembre 1944)). L’uomo, colto nella sua concretezza storica, rappresenta il cuore e l’anima dell’insegnamento sociale cattolico. Tutta la dottrina sociale si svolge, infatti, a partire dal principio che afferma l’intangibile dignità della persona umana (CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA, Orientamenti per lo studio e l’insegnamento della dottrina sociale della Chiesa nella formazione sacerdotale,5). La dottrina della Chiesa si sorregge sull’antropologia cristiana, ossia sulla conoscenza della natura umana raggiunta grazie alla Rivelazione. La Chiesa, con la sua dottrina sociale, offre soprattutto una visione integrale ed una piena comprensione dell’uomo, nella sua dimensione personale e sociale.

 

di don Salvatore Rinaldi

Articolo di lunedì 30 Luglio 2019

Rubrica "Fede e Società"

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