Attesa di Dio - Attesi da Dio

La maggior parte della gente considera l’attesa una perdita di tempo. Forse perché la cultura nella quale viviamo fondamentalmente dice: «Su, dài! Fa qualcosa! Dimostra che sei capace di agire! Non stare lì seduto ad aspettare!». Più paura abbiamo, più penoso diventa l’aspettare. Questo è il motivo per cui l’attesa è un atteggiamento tanto impopolare per tanta gente. I personaggi che attendono hanno ricevuto una promessa: hanno ricevuto qualcosa che sta operando in loro, come un seme che ha cominciato a germogliare. Questo è molto importante. Noi possiamo veramente aspettare solo se ciò che stiamo aspettando è già cominciato per noi. Così, aspettare non è mai un movimento da niente a qualcosa. 

È sempre un movimento da qualcosa a di più. La maggior parte di noi pensa all’attesa come a qualcosa di molto passivo, uno stato senza speranza determinato da eventi completamente al di fuori delle nostre mani. Attesa attiva significa essere pienamente presenti al momento, nella convinzione che qualcosa sta accadendo dove sei tu e che vuoi essere presente a quel momento. Una persona in attesa è qualcuno che è presente al momento, che crede che questo momento è il momento. Una persona in attesa è una persona paziente. La parola ‘pazienza? Vuol dire la buona volontà di stare dove siamo e di vivere la situazione nella fede che qualcosa di nascosto si manifesterà a noi. Le persone impazienti si aspettano sempre che l’evento importante stia avvenendo in qualche altro luogo, e quindi vogliono andare altrove. Vivere con pazienza significa vivere attivamente nel presente e qui attendere. L’attesa, allora, non è passiva. Essa comporta il nutrire il momento, come una madre nutre il bambino che sta crescendo nel suo grembo. Molto della nostra attesa è pieno di desideri: «Vorrei avere un lavoro. Vorrei che il tempo fosse migliore. Vorrei che il dolore passasse». Siamo pieni di desideri e la nostra attesa resta facilmente impigliata in questi desideri. Il nostro attendere è un modo di tenere sotto controllo il futuro. Noi vogliamo che il futuro vada in una direzione molto precisa, e se questo non accade ci rammarichiamo e possiamo persino scivolare nella disperazione. Questo è il motivo per cui ci è tanto difficile trascorrere il tempo nell’attesa; vogliamo fare le cose che porteranno alla realizzazione degli eventi desiderati. Attendere a tempo indeterminato è un atteggiamento enormemente radicale verso la vita. È avere fiducia che ci accadrà qualcosa che è molto al di là della nostra immaginazione. È abbandonare il controllo del nostro futuro e lasciare che sia Dio a determinare la nostra vita. È vivere con la convinzione che Dio ci plasma secondo l’amore di Dio e non secondo la nostra paura. La vita spirituale è una vita in cui noi aspettiamo, stiamo in attesa, attivamente presenti al momento, aspettando che cose nuove ci accadono, cose nuove che sono molto al di là della nostra stessa immaginazione o previsione. Il nostro attendere è sempre plasmato dalla nostra attenzione alla parola. È attendere nella consapevolezza che qualcuno vuole parlarci. La vita non si realizza solo nell’azione, ma anche nell’attesa: nel vivere la nostra attesa di Dio e il nostro essere attesi da Dio.

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