Lo stress condiviso

Se si è in coppia lo stress dovrebbe essere affrontato insieme, anche se riguarda uno solo dei due partner? Quali vantaggi ha l’affrontare lo stress insieme? Quando ha senso farlo?

 

Pensiamo a una situazione in cui uno dei due partner ha un serio problema sul lavoro e questo gli/le provoca una condizione di forte stress e incertezza. Il benessere di ciascuno e della relazione dipende da come i due partner gestiranno la sfida: da come l’uno sarà in grado di comunicare la situazione e il suo stato d’animo all’altro, e da come quest’ultimo risponderà a tale comunicazione.

I partner in una relazione di coppia condividono gli eventi stressanti, che vengono valutati come “nostro” problema invece che come questione che riguarda solo i singoli, e attivano risorse condivise oppure gestiscono effettivamente insieme lo stress come coppia. La gestione dello stress nella coppia è dunque un ambito in cui si rende visibile la capacità della coppia di “farsi corpo” e prendersi cura dell’altro e del legame. Come e dove si può vedere la qualità di un rapporto di coppia? Anche da come i due partner affrontano insieme le difficoltà. Sappiamo bene che quando siamo stressati quelli che ci stanno intorno non rimangono indifferenti e spesso sono colpiti dal nostro disagio quasi quanto noi!

Se il partner mi aiuta a recuperare un minimo di benessere emotivo, tirandomi su di morale, questo mi consente di avere più risorse per risolvere il problema. Viceversa, se il partner ad esempio critica il mio modo di reagire al problema, aggiunge stress a stress e rende più difficile per me gestire la situazione al meglio.

Dopo aver appreso del problema sul lavoro accaduto al partner, l’altro non può “fare finta di non sapere”: il guaio sul lavoro diventa parte della coppia perché riguarda direttamente un partner e coinvolge più o meno esplicitamente anche l’altro partner e il rapporto tra i due.

La comunicazione (anche non verbale) dello stress è quindi lo strumento fondamentale per trasformare un evento individuale faticoso in un evento diadico. Il partner che subisce una tensione ha per primo la responsabilità di condividerla… invece che chiudersi in se stesso, anche se magari lo vorrebbe fare per “non disturbare” e non stressare l’altro. Una situazione anche perfettamente risolvibile come quella appena descritta potrebbe portare i partner ad allontanarsi progressivamente l’uno dall’altra, a sentirsi sempre meno capiti e sempre più spesso feriti, deludenti o delusi, a sentirsi di non poter contare sull’altro nei momenti difficili.

Solo se chi ascolta ha compreso chiaramente e accuratamente ciò che il partner sta dicendo e i sentimenti che sta provando potrà avere gli elementi per rispondere a questa comunicazione nel modo che può essere più utile, sostenendo emotivamente l’altro, aiutandolo a trovare una possibile soluzione al problema o sollevandolo da ulteriori incombenze che in questo momento potrebbe non aver voglia di affrontare, come per esempio preparare la cena o pagare una bolletta.

Affrontare anche il rischio di una risposta inadeguata del partner. Chi ascolta potrebbe essere carico delle sue personali fatiche della giornata. Insomma, anche chi riceve la comunicazione ha la sua parte di reazioni emotive all’evento, dovuta anche in questo caso alla sua storia personale, al suo modo di gestire le emozioni, alle aspettative nei confronti della reazione del partner e alla storia della loro relazione.

Inoltre anche fattori legati alla situazione che i partner vivono possono essere connessi alla capacità di gestire insieme lo stress: ad esempio, l’eccesso di preoccupazioni e ansia o soffrire di sintomi depressivi possono rendere le persone meno propense a utilizzare una modalità di coping che tenga conto del punto di vista dell’altro.

Scopriamo così quanto sia importante che i partner si prendano cura di se stessi e non temano di chiedere aiuto nel momento in cui si trovano in situazioni di difficoltà personale, consapevoli che il loro ritrovato benessere non potrà che giovare alla relazione stessa.

 

Il nostro modo di gestire le preoccupazioni e le difficoltà può infatti derivare anche da come i nostri genitori gestivano lo stress come coppia. Il nostro modo di gestire lo stress nella coppia e la nostra capacità di farlo al meglio derivano anche dalla nostra storia familiare. Tuttavia, tale capacità si sviluppa anche in virtù dei nuovi modelli comportamentali incontrati, e in particolare quello rappresentato dal partner.

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